Avveniristici, surreali, spettrali i progetti vincitori del Prix W

Le idee esposte a Venezia in occasione della Biennale di Architettura 2016

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Sono avveniristici, surreali e spettrali i progetti vincitori dell’ultimo Premio W, il concorso bandito dalla Fondation Wilmotte a dicembre 2015, per dare nuova vita al Pondorly, l’edificio-ponte di Parigi che oggi ospita il più grande night-club della Regione Île de France.

Un nuovo Arco di Trionfo

L’obiettivo del concorso era di trasformare il Pondorly in una degna porta di ingresso alla città per chi vi accede da sud. A partire dal 26 maggio, nell’ambito della Biennale di Architettura 2016, i progetti saranno esposti a Venezia alla Galleria Wilmotte.

Il Prix W

È da sette edizioni che la fondazione, creata dall’architetto e urbanista Jean-Michel Wilmotte per riconoscere e aiutare i giovani talenti nei campi dell’arte e dell’architettura, bandisce il concorso Prix W, premiando neo-architetti e studenti europei.

Il Prix W 2015 invitava a riflettere sul tema dell’innesto di architettura contemporanea applicato ad un edificio di un certo pregio. Si tratta dell’edificio-ponte disegnato nel 1968 dall’architetto Paul Vimond (vincitore del Gran Prix de Rome nel 1949) per inserirvi un ristorante e una galleria commerciale.

 

The new wavent di Julien Guéganou & Jean-Baptiste Blondel (secondo posto)

A presiedere la giuria c’erano rappresentanti delle società che gestiscono le due più importanti realtà che si trovano nelle immediate vicinanze del Pandorly, ossia il più grande mercato alimentare della Regione (il Rungis) e l’aeroporto di Orly. A guidare i lavori, dunque: Stéphane Layani, presidente e direttore generale  della società Semmaris e PatrickJantet, direttore generale delegato di  ADP – Aéroport de Paris.

127 PROGETTI PRESENTATI DA 1.100 TRA STUDENTI E GIOVANI ARCHITETTI

Tre i progetti premiati e 7 le menzioni assegnate. Dopo la Francia, è l’Italia il Paese che ha partecipato con il maggior numero di proposte inviate, ma a vincere non c’è alcun nome italiano.

1° classificato Prix 2015 | THE PORTAL

Al primo posto il portoghese Luis Soares, che ha proposto un edificio molto alto e leggero che si erge al di sopra della strada, caratterizzato da ampi spazi liberi. Una proposta che non conserva la preesistenza.

I vincitori immaginano una nuova vita per lo storico edificio, trasformato nei loro progetti in un hub per eventi notturni e diurni, esaltando la funzione di ponte e la sua riconoscibilità, facendone – come richiesto dal bando – una sorta di porta di ingresso alla città.

The Portal di Luis Soares (primo posto)

2° classificato Prix 2015 | THE NEW WAVENT

Al secondo posto Julien GuéganouJean-Baptiste Blondel, entrambi francesi, che scelgono di sottolineare la funzione di ponte che l’edificio ha. Decidono di sfruttare la parte bassa della preesistenza per creare al di sopra di essa della grandi onde che accolgono il programma funzionale. Una forma che sottolinea il carattere di landmark della nuova porta di ingresso alla città.

The new wavent di Julien Guéganou & Jean-Baptiste Blondel (secondo posto)

3° classificato Prix 2015 | PONDORA

Al terzo posto una coppia anglo-statunitense, formata da James Mak e Alison Cheng che immaginano un volume surreale ed etereo, una sorta di dirigibile che sovrasta l’edificio esistente. Si tratta di un omaggio al progresso tecnologico e all’Esposizione Internazionale del 1910 dedicata ai mezzi per la conquista del cielo.

Pondora di James Mak e Alison Cheng

Per visionare tutti i progetti: prixw.com/home

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